1. Sen : "Il tenore di vita: vita e capacità"
di Stefano Costantini

 

 

1. Il concetto.

 

Il concetto di tenore di vita è complesso: di esso non si può dare una definizione troppo semplificata e arbitraria, ma occorre che ad esso si data una connotazione pragmatica per poter ottenere valutazioni reali del tenore di vita. È necessario trovare un compromesso tra la rilevanza (completezza) dell'analisi e la sua applicabilità.

Già Petty si rese conto che le valutazioni riguardanti il tenore di vita dei sudditi dovevano considerare anche elementi come la sicurezza e la felicità, ma a causa della complessità dell'analisi di concentrò solo sulla misurazione della ricchezza come indicatore del benessere.

Lagrange sottolineò l'importanza delle "Food Statistics" per misurare il reddito reale che permetteva di esprimere valutazioni sulle condizioni di vita dei poveri in modo molto più accurato di quanto non si potesse fare con la sola contabilità nazionale.

Lo studio del tenore di vita deve quindi essere condotto utilizzando altri indicatori, per due ragioni:

  1. il tenore di vita non dipende esclusivamente dalla ricchezza
  2. il modo migliore di misurare la ricchezza ai fini dell'analisi sullo standard di vita è procedere attraverso associazioni causali e di altro tipo: questo potrebbe rivelarsi non molto utile per gli altri obiettivi della contabilità nazionale.
  L'approccio adottato è stato quello dei "bisogni primari": l'attenzione viene rivolta anche a quegli aspetti dell'economia relativi al soddisfacimento dei c.d. "bisogni primari" delle persone, considerando anche aspetti di conseguimenti sociali che vanno oltre la mera crescita del PNL.

I "bisogni primari" non definiscono solamente un insieme di merci indispensabili, ma soprattutto un insieme di capacità e funzionamenti che sono a disposizione degli individui. Infatti, il valore del tenore di vita sta essenzialmente nel modo di vivere e non nel mero possesso di merci.

È molto complesso individuare una relazione precisa tra ricchezza e tenore di vita: occorrerebbe separare il benessere esclusivamente economico dal benessere totale di un individuo. A tal fine si potrebbe cercare di separare i funzionamenti e le capacità materiali (come ad es. essere ben nutriti) dalle altre. Non è però un buon metodo: infatti, ogni risultato conseguito nella vita di un individuo (dall´essere ben nutrito all'avere un equilibrio psicologico) ha importanza per definire lo standard di vita; ciascun conseguimento dipende però solo in parte dai mezzi economici. Il tenore di vita può, spesso considerevolmente, essere influenzato dai mezzi economici, ma questi devono essere visti non come la base per una solida definizione, ma piuttosto come una dimostrazione empirica della relazione tipica esistente tra ricchezza e standard di vita.

La differenza tra benessere e tenore di vita (benessere economico) deve derivare da influenze sul benessere personale provenienti da altre fonti rispetto alla natura della vita di un individuo (ad es. veder soffrire un amico riduce il proprio benessere, ma non riduce il tenore di vita). La distinzione può essere fatta anche definendo i seguenti concetti relativi alla relazione tra i risultati conseguiti da un individuo e il suo benessere:

  1. risultato conseguito attraverso l´azione
  2. benessere personale
  3. tenore di vita.
La differenza tra risultato conseguito attraverso l'azione e benessere personale dipende dal fatto che a volte possiamo avere obiettivi che vanno al di là del nostro benessere personale. La differenza tra benessere personale e tenore di vita è originata dal fatto che mentre nel caso del benessere personale non viene considerata la relazione tra un conseguimento e la qualità della vita che si conduce, nel caso del tenore di vita questo elemento è invece al centro dell´attenzione.

Il passaggio dal risultato conseguito attraverso l'azione al benessere personale può essere fatto trascurando tutti quegli elementi collegati al senso del dovere di un individuo. Il passaggio da benessere personale a tenore di vita si realizza ignorando tutti quegli elementi correlati al senso di solidarietà.

 

 

 

2. La misurazione del tenore di vita.

 

Per definire il livello del tenore di vita di un individuo possono essere usati come metro di valore le azioni e i modi di essere che una persona realizza nel corso della propria vita (doings e beings). Per evitare un elenco infinito, occorre naturalmente individuare quelli significativi trascurando gli altri. Un approccio di questo tipo non renderà possibile ottenere un ordinamento assoluto del tenore di vita per poter esprimere valutazioni complessive; tuttavia esso si rivelerà molto utile, ad esempio, "nel mettere a confronto barriere di classe, le condizioni di vita dei ricchi con quelle di chi è molto povero e valutare il cambiamento sociale accompagnato dal progresso su tutti i fronti" (Sen).

Non bisogna ricercare soluzioni aggregate ad ogni costo: la varietà e la precisione su alcuni casi specifici è spesso più importante di un unico (ma incerto) valore aggregato.

Nel dare un peso alle misure di valore del tenore di vita occorre chiedersi se si deve ricorrere alla autovalutazione di ogni individuo oppure ad una valutazione generale basata su standard. In realtà entrambe possono fornire informazioni utili. La autovalutazione potrebbe dirci come una persona giudica il proprio standard di vita rispetto a quello degli altri, mentre la valutazione generale permette di ordinare il tenore di vita dei diversi individui sulla base di standard sociali comunemente accettati. L'importanza dell'una sull'altra varia a seconda del tipo di analisi che si vuole condurre.

 

Per confrontare diversi livelli di tenore di vita si può essere tentati di usare unicamente il PNL. Si ripropone quindi il contrasto tra rilevanza e semplicità. Per quanto semplice da maneggiare il PNL non è però un indicatore completo: esso tiene conto dei beni, ma trascura i funzionamenti e le condizioni di vita.

Come visto sopra, per valutare le differenze di tenore di vita occorre considerare altri indicatori specifici (ad es. l´aspettativa di vita, il livello di analfabetismo, la discriminazione tra sessi, ecc.): in questo modo si osservano direttamente le condizioni di vita dei diversi gruppi sociali considerati ed è possibile esprimere giudizi di valore più fondati. Infatti, accade spesso che i dati frammentari relativi a funzionamenti importanti forniscano più informazioni delle cifre precise della contabilità nazionale.

 

Qual è il ruolo delle capacità e dei funzionamenti nel valutare il livello del tenore di vita?

Mentre le capacità esprimono "abilità di conseguire" (sono quindi legate all´esistenza della libertà e di opportunità reali), i funzionamenti rappresentano i "conseguimenti" cioè gli obiettivi effettivamente raggiunti. Vi è quindi un forte legame tra vivere reale e funzionamenti: nel misurare il livello del tenore di vita si potrebbe essere tentati di considerare solo questi ultimi. Le capacità non devono però essere trascurate: il tenore di vita di un individuo dipende notevolmente anche dalla libertà di poter scegliere tra diverse azioni e modi di essere per condurre diversi tipi di vita.